Shopper Personalizzati Online

La shopper, una storia lunga due secoli

Duecento anni fa nasceva Francis Wolle, padre della shopper

Duecento anni fa, nel lontano 1817, nasceva Francis Wolle, il padre del moderno sacchetto di carta.
Oggi molti brand hanno la propria busta, hanno una shopper in carta personalizzata con tratti distintivi ben definiti, ma la sua paternità è attribuibile ad imprenditori, inventori e designer che hanno lasciato il segno ben visibile anche ai nostri giorni.

Disegno di Charles Stilwell, uno dei padri della moderna shopper in carta, inventò una macchina in grado di produrre borse con pieghe laterali.
Immagine del progetto originale di Stilwell

La busta in carta personalizzata possiede un'identità sempre contemporanea in quanto continuamente soggetta a studi e restyling.
Viviamo un mondo in cui la comunicazione è affidata alla tecnologia, ma a dispetto del tempo la shopper in carta rimane forte elemento distintivo di un brand.poiché il packaging rappresenta un un pro memoria materiale dell’esperienza d'acquisto.

La storia appartenente agli antenati delle moderne shopper risale al 1852, quando Francis Wolle brevettò una macchina per realizzare sacchetti di carta dal fondo a V contenenti la spesa.
Margaret Knight, ben 18 anni dopo, perfezionò l'invenzione con un macchinario in grado di produrre borse dal fondo piatto che potevano quindi stare in piedi.
Solo nel 1889 Charles Stilwell creò una macchina capace di produrre borse con pieghe laterali che ne facilitavano apertura, piegatura ed immagazzinamento: la differenza con i sacchetti odierni è minima e l’aggiunta dei manici segnò la nascita della shopping bag.

La paper bag machine di Margaret Knight, macchinario in grado di produrre borse dal fondo piatto che potevano quindi stare in piedi.
La paper bag machine di Margaret Knight

Il resto è storia recente, nel 1922 i magazzini Bloomingdale’s stamparono un messaggio di auguri sulle sue borse marroni per ringraziare i clienti, il primo atto consapevole del fatto che potevano essere utilizzate per comunicare qualcosa; in azienda avevano intuito che le shopper avrebbero esposto il marchio ad un pubblico enorme, divenendo un veicolo pubblicitario dal potenziale inesplorato.

La shopping bag per eccellenza, la Big Brow Bag di Bloomingdale’s, risale al 1973 e fu un'invenzione tutta italiana, creatura di Massimo Vignelli, anche ideatore dell’attuale font del grande magazzino.
La Brow Bag era disponibile nelle dimensioni Little, Medium e Big (ancora utilizzate).

Aziende come ArcoShopper realizzano shopper personalizzati rifornendo piccole realtà e marchi prestigiosi, nella maggior parte dei casi i settori merceologici sono quelli dell’abbigliamento e quello calzaturiero, passando per elettronica, ottica e articoli per animali domestici.

La shopper in carta è uno strumento strategico che ogni brand può sfruttare per parlare di sé a clienti reali e potenziali.

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